Togliere la ruggine: cosa fare e utensili da usare
Il sole ha il potere di scolorire e la pioggia quello di corrodere tutto: ferro, acciaio o alluminio...non c'è differenza. La pioggia e il vento sono in grado di generare
l'ossidazione del metallo che, a sua volta, reagisce facendo comparire quella famosa sostanza bruna-rossiccia. Essendo un sintomo di
deterioramento e corrosione, togliere la ruggine è fondamentale perché potrebbe per esempio incrostare troppo i cardini di una porta o la ruota di scorrimento di un cancello che non si usa da tempo.
Il lavoro di rimozione della ruggine da superfici metalliche, che siano quelle del vostro balcone o del vostro cancello, si divide in quattro step.
Inutile dire che
la sicurezza è sempre importante. Dotatevi di maschera con filtri, occhiali protettivi per ripararvi da possibili composti organici volatili rilasciati dalle vernici o dalla ruggine. Molto importanti sono i guanti en 374 (
guanti di protezione contro i prodotti chimici e i microorganismi).
Step 1: Rimuovere lo strato superficiale
La prima cosa da fare è rimuovere lo strato rugginoso più evidente con una
smerigliatrice elettrica o una
levigatrice oppure a mano con della
carta vetrata per ferro. Se scegliete la seconda opzione chiaramente ci vorrà più tempo e più fatica ma è l'ideale se volete raggiungere pazientemente gli angoli. Una volta terminato, il consiglio è di dare una passata ulteriore con una comune
spazzola in ferro per gli ultimi ritocchi.
Questo è uno step importante perché se non si rimuove minuziosamente la ruggine, anche le macchie più piccole, non si può procedere nel trattamento. Se la situazione è disperata, tentate comunque di rimuoverne il più possibile prima di adoperare il "salvagente" per eccellenza:
il convertitore di ruggine, una sostanza a base di resine sintetiche che blocca definitivamente l'ossidazione. Ma attenzione. Il convertitore andrebbe applicato sulla superficie ancora integra ma si può fare un'eccezione se il supporto è compatto e non c'è vernice che si sfalda. In questo modo la ruggine stessa diventa uno strato protettivo duro e verniciabile.
Step 2: Stuccare il ferro
Una volta grattata via tutta la ruggine bisogna verificare che non ci siano
piccole crepe o fori. In caso contrario bisognerà fare una stuccatura con
stucco metallico. Questo stucco è venduto con un attivatore detto "indurente". Fate attenzione a due cose:
- quando lavorate e prelevate solo lo stucco che intendete utilizzare nei successivi 10 minuti. Poi mescolate con la dose di catalizzatore e cominciate a stuccare;
- l'attrezzo che usate per prelevare il catalizzatore non deve entrare in contatto con il resto dello stucco perché diventerebbe duro e inutilizzabile. Se usate accidentalmente un attrezzo sporco di catalizzatore per prelevare lo stucco, rimuovete subito lo strato contaminato.
Lo stucco per ferro va steso con una
spatola o un apposito
coltello. Questo tipo di stucco è un po' difficile da applicare. Ci vuole un certo livello di manualità. Se non sei esperto, usa del semplice stucco pronto all'uso. Una volta finita la stuccatura, scartavetrate lo stucco e passate sul ferro con uno straccio imbevuto di solvente per rimuovere la polvere. Lasciate asciugare totalmente.
Step 3: Trattamento antiruggine
A livello industriale si procede alla zincatura del metallo in questione. Per il fai da te il processo è un po' più semplice e alla portata di tutti.
Quando il ferro è completamente asciutto, l'antiruggine crea uno strato superficiale inossidabile e svolge un'azione protettiva per molto tempo. Esistono diversi tipi di trattamento, ecco i tre principali:
- antiruggine spray: è molto pratico e permette di coprire punti molto difficili da raggiungere. Non è consigliabile usarlo per le superfici piatte e grandi.
- antiruggine sintetico: vernice a base di solvente che si stende con un pennello. Una volta stesa, lasciatela asciugare per 1/4 ore.
- antiruggine nitro: è un prodotto a base di un composto chimico chiamato nitrocellulosa. Il vantaggio di questo tipo di antiruggine è che si asciuga molto in fretta.
Step 4: Verniciatura
Il passo finale consiste nel verniciare la superficie in questione. Per farlo potete usare due tipi di smalto per metallo:
lo smalto all'acqua o
lo smalto a solvente. Non ci sono distinzioni particolari e degne di nota. L'unica cosa da evidenziare è che il primo è quello più comodo perché vi permette poi di lavare meglio i pennelli che usate con l'acqua anziché utilizzare per forza l'acquaragia. Un bel vantaggio.
Ovviamente valgono sempre quelle regole generali che si applicano ad ogni tipo di verniciatura: fate delle pennellate ampie, non fate mai una seconda mano se non è tutto completamente asciutto ed eseguite almeno tre mani di vernice.
Per approfondire ancora di più l'argomenti "
vernice antiruggine", leggete l'articolo dedicato.