Gruppo elettrogeno o generatore di corrente: guida all’acquisto

Iniziamo chiarendo per prima cosa quale sia la differenza tra un gruppo elettrogeno e un generatore di corrente: quest’ultima categoria, infatti, fa riferimento a tutta una serie di apparecchi in grado di sfruttare varie fonti di energia (solare, eolica, idrica, meccanica etc.) convertendole in corrente elettrica; tra questi troviamo anche il gruppo elettrogeno, il quale utilizza invece l’energia meccanica di un motore termico, alimentato a benzina, gasolio o GPL, per produrre energia elettrica. I gruppi elettrogeni sono composti da: un telaio, che può avere una funzione di isolamento acustico, un serbatoio, un quadro elettrico, una base su cui poggiare, che può essere fissa o munita di ruote, un motore e un alternatore. Date queste premesse, non ci resta che chiederci: quali sono i migliori generatori di corrente per le nostre esigenze?

Alimentazione dei gruppi elettrogeni

Attualmente la ricerca nel campo dell’alimentazione propone sul mercato tre diverse opzioni: di conseguenza, a seconda del motore generatore di corrente installato sul nostro gruppo elettrogeno, avremo bisogno di carburanti diversi. Quello più noto è forse il gruppo elettrogeno a benzina, particolarmente indicato per un utilizzo non continuo a causa della complessità e del ritmo di lavoro più sostenuto, che potrebbero determinarne una rapida usura; se poi il combustibile non utilizzato non è certo il più economico, questo fattore è compensato dal minor costo del gruppo in sé. Il gruppo elettrogeno alimentato a gasolio, invece, garantisce la possibilità di un utilizzo più intensivo grazie alla minor usura cui il carburante sottopone il motore, che ne determina anche una maggiore durata e una ridotta necessità di manutenzione, con l’unica pecca di risultare più rumorosi delle controparti a benzina. Abbiamo infine i gruppi elettrogeni a GPL. Sebbene i generatori a gas non siano ancora molto diffusi, possono innegabilmente vantare un’ampia serie di benefici: a partire dal costo estremamente basso del carburante e dal minor consumo dello stesso durante l’utilizzo, rispetto ai modelli a benzina e gasolio, per finire ad un impatto ambientale quasi nullo dovuto alla quasi totale assenza di gas di scarico. Un’ultima categoria è quella dei gruppi ad avviamento elettrico, che non necessitano cioè di carburante. Questi però sono attualmente limitati all’uso domestico o di backup, e necessitano quindi una rete elettrica autonomamente funzionante per svolgere il loro lavoro.

Tipologie di gruppi elettrogeni

Abbiamo visto già quanto importante sia la scelta del carburante che andrà ad alimentare il nostro gruppo, a seconda delle diverse esigenze. Sarà adesso altrettanto fondamentale considerare con attenzione l’utilizzo che vogliamo fare del nostro generatore: esistono gruppi elettrogeni terrestri o marini, pensati per l’utilizzo durante la navigazione, resistenti alla corrosione e alle sollecitazioni esterne; oppure, a seconda della tipologia di tensione che cerchiamo, potremmo aver bisogno di un monofase con valori di tensione “standard”, adatti all’utilizzo domestico, o di un trifase, con valori di tensione in grado di alimentare macchine industriali.  La corrente fornita dai gruppi elettrogeni è anche spesso soggetta a oscillazioni, dovute alle differenze nella richiesta di carico da parte dei dispositivi alimentati, con conseguente rischio di danneggiamento degli stessi: per prevenire quest’evenienza, i gruppi elettrogeni possono essere dotati di tecnologia inverter, assemblati cioè con componenti per l’elettronica di controllo, col risultato di essere più efficaci e meno pericolosi per l’alimentazione di dispositivi sensibili, come quelli che teniamo comunemente in casa.  Come precedentemente accennato, infine, ciascun gruppo elettrogeno può essere diversamente silenziato mediante l’applicazione di certi accorgimenti in fase di costruzione, ciò si rivela molto utile qualora dobbiamo impiegare il nostro generatore in zone abitate o altre circostanze particolari.

Altre specifiche e manutenzione

Ci siamo occupati fin qui delle principali caratteristiche di cui tener conto se vogliamo acquistare un generatore per gruppo elettrogeno.  Un altro fattore, spesso sottovalutato, cui prestare attenzione è il peso del nostro generatore in base all’utilizzo che vogliamo farne: un generatore di corrente piccolo può pesare intorno ai 20 Kg, mentre quelli più grandi possono arrivare fino e oltre i 100 Kg. Se consideriamo poi che non tutti sono provvisti di mezzi per lo spostamento (ruote o maniglie), è chiaro che dobbiamo considerare con la massima attenzione quali siano le nostre esigenze e indirizzarci di conseguenza. Infine, dal momento che i generatori emettono fumi e gas di scarico durante il loro funzionamento, è fondamentale posizionarli all'aperto o comunque in un locale ampio e abbondantemente arieggiato; inoltre, temono l'umidità, per questo motivo è importante posizionarli su degli spessori che non li tengano a contatto diretto con il terreno. Quando non utilizzato per lunghi periodi, è buona norma pulire il motore e svuotare il serbatoio, come anche sostituire olio, filtro e candela indicativamente ogni 100 ore di utilizzo.